Articoli/20 Mutna Mutina Modena


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OGGI 19 APRILE 2009 -
DURANTE LA CAMMINATA E IL "VIVICITTA' DI SALICETA SAN GIULIANO, ACQUA QUASI IN CONTINUAZIONE.
POI ANCORA ACQUA. IN QUESTE CONDIZIONI DOVE E' POSSIBILE TRASCORRERE UN POMERIGGIO AL COPERTO SENZA RESTARE IN CASA?.
IDEA!. A MODENA VI E' L'INIZIATIVA DEI MUSEI APERTI E GRATUITI; C'E' L'IMBARAZZO DELLA SCELTA.
COME INIZIO ENTRIAMO (IO E CONSORTE) NEL MUSEO DELL'EX OSPEDALE DI SANT'AGOSTINO SEZIONE "ANATOMIA UMANA".
TANTI ORGANI SEZIONATI SONO A DISPOSIZIONE DEI VARI STUDENTI DI MEDICINA A CUI AUGURO TANTI SUCCESSI PER LA CURA DELLE TANTE MALATTIE UMANE.
USCIAMO E NELLA PORTA ACCANTO ECCO UNA MOSTRA FOTOGRAFICA DI CINQUE FOTOGRAFI TRA I PIU' APPREZZATI. PERSONALMENTE I MODENESI ED I REGGIANI PIU' MI SONO PIACIUTI.
ORA SALIANO SU UNA NAVETTA CHE PERCORRE TUTTA LA VIE EMILIA, ANDATA E RITORNO DA SANT'AGOSTINO ALLA ROTONDA CHE INTERSECA CON LA TANGENZIALE; LA DIRETTRICE DEL MUSEO LAPIDARIO CI FA DA CICERONE NEL RACCONTARE E VISIONARE I PUNTI PIU' SIGNIFICATIVI DOVE E' STATO RITROVATO DURANTE SCAVI MATERIALE STORICO
PROPRIO OGGI 19 APRILE 2009 E' STATO SCOPERTA (INAUGURATA) UN'ARA COLLOCATA PROPRIO IN QUESTA ROTONDA BEN VISIBILE DA CHI PROVIENE DA BOLOGNA.
DA QUESTO MOMENTO, NON RACCONTO MA COPIO DA UN OPUSCOLO CONSEGNATO AD OGNI PARTECIPANTE.

"LA NUOVA ROTATORIA DEDICATA ALL'ARA DI VETULIA".
IL MONUMENTO DI VETILIA EGLOGE E' STATO SCOPERTO NEL SETTEMBRE 2007 IN VIA EMILIA ESTO ALL'ALTEZZA DELL'INCROCIO CON LA FERROVIA MODENA-SASSUOLO DURANTE LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERRATI
LO SCAVO ARCHEOLOGICO......HA PORTATO IN LUCE IL MONUMENTO E QUATTRO SEPOLTURE AD ESSO CORRELATE. LA PARTE SUPERIORE DELL'ARA E' EMERSA A POCO PIU' DI UN METRO E MEZZO DAL PIANO STRADALE, MENTRE IL BASAMENTO SI TROVAVA A METRI 5.50 CIRCA DI PROFONDITA'.
SU UNO DEI GRADONI DEL BASAMENTO SONO RIPORTATE LE MISURE DEL LOTTO SEPOLCRALE CHE SUPERAVA I 540 METRI QUADRATIO, UNO DEI PIU' GRANDI FRA QUELLI DOCUMENTATI A MUTINA.
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L'ISCRIZIONE INCORNICIATA DA UN ELEGANTE MOTIVO VEGETALE, SPIEGA LE RELAZIONI ESISTENTI FRA LA LIBERTA VETILIA EGLOGE, CHE FECE ERIGERE IL MONUMENTO E LE PERSONE AD ESSA PIU' CARE; IL FIGLIO E IL MARITO (anche all'ora le donne campavano di più).
ENTRAMBI I PERSONAGGI RIVESTIVANO CARICHE PRESTIOSE: IL MARITO ERA UN DECURIONE, OSSIA UN MEMBRO DEL CONSIGLIO O SENATO MUNICIPALE DI MUTINA, IL FIGLIO APPARTENEVA A DUE IMPORTANTI CONGREGAZIONI RELIGIOSE, QUELLE DEGLI APOLLINARI E DEGLI AUGUSTALI, DEDICATE AL CULTO DELL'IMPERATORE IN AMBITO MUNICIPALE.
L'ARA DI VETILIA VENNE ERETTA NEL 1° SECOLO D.C. LUNGO LA VIA EMILIA A EST DELLA CITTA' DOVE SI SVILUPPAVA UNA DELLE PIU' VASTE NECROPOLI DI MUTINA. IN ETA' ROMANA INFATTI, LE AREE CIMITERIALI ERANO COLLOCATE LUNGO LE PRINCIPALI STRADE DI ACCESSO ALLE CITTA'.
FIN DAL MEDIOEVO SONO VENUTE IN LUCE LUNGO QUESTO ASSE STRADALE VARIE TESTIMONIANZE DELLA NECROPOLI ROMANA. IL PIU' ANTICO RINVENIMENTO RISALE AL 1209, QUANDO COME RICORDA UN'ANTICA CRONACA, I MODENESI "PER MIRACOLO D'UNA VISIONE" RINVENNERO IN LOCALITA' SAN LAZZARO DUE LEONI IN MARMO FORSE RIFERIBILI A UN GRANDE MAUSOLEO, CHE QUASI CERTAMENTE CORRISPONDONO AI LEONI CHE SI TROVANO OGGI AI LATI DEL PORTALE MAGGIORE DEL DUOMO.
LA MAGGIOR PARTE DEI RITROVAMENTI E' STATA EFFETTUATA IN CONCOMITANZA CON L'ESPANSIONE EDILIZIA DELLA CITTA' A PARTIRE DAGLI ANNI '60 DEL XX SECOLO.

L'ARA DI VETILIA E' STATA SCELTA PER RAPPRESENTARE SIMBOLICAMENTE IL PASSATO DELLA CITTA'. UNA COPIA DEL MONUMENTO , COLLOCATA AL CENTRO DELLA ROTATORIA FRA LA TANGENZIALE PASTERNAK E LA VIA EMILIA, DA' INFATTI IL BENVENUTO A CHI ENTRA A MODENA DA EST.
E' UN ESPLICITO RICHIAMO AI MONUMENTI CHE FIANCHEGGIAVANO LA GRANDE STRADA CONSOLARE ROMANA, IL CUI ANTICO TRACCIATO è STATO DOCUMENTATO DA SCAVI ARCHEOLOGICI PROPRIO AL DI SOTTO DELLA ROTATORIA.
A FIANCO DELL'ARA CON UN MOVIMENTO AVVOLGENTE, UNA LUNGA LASTRA DI ACCIAIO RECA INCISA I NOMI CHE LA CITTA' HA AVUTO NEI SECOLI: MUTHNA, IL NOME ETRUSCO, MUTINA, IL NOME ROMANO E MODENA, IL NOME ATTUALE.
L'INTERVENTO è INSERITO IN UN CONTESTO CHE RICHIOAMA GLI ANTICHI GIARDINI ROMANI.
LA COPIA DELL'ARA è STATA REALIZZATA CON PROCEDURE ALL'AVANGUARDIA NEL CAMPO DELLA TUTELA DEI BENI CULTURALI. CON UNA SCANSIONE A TRIANGOLAZIONE LASER SI è OTTENUTO UN MODELLO 3D CHE HA FORNITO LE INDICAZIONI PER RIPRODURRE, A PARTIRE DA BLOCCHI DI MARMO, I DIVERSI ELEMENTI E LE DECORAZIONI CHE COMPONGONO IL MONUMENTO, CHE E' STATO POI RIFINITO CON L'INTERVENTO MANUALE DI UNO SCALPELLINO.
L'ANALISI DEL MONUMENTO HA PORTATO ALL'IDENTIFICAZIONE DI TRE DIVERSI TIPI DI MATERIALI LAPIDEI. GLI ELEMENTI DELLA BASE SONO IN ARENARIE DELLE PREALPI VERONESI E VICENTINE, LA PARTE SUPERIORE E' INVECE IN MARMO PROCONNESIO, PROVENIENTE DA UNA PICCOLA ISOLA NEL MAR DI MARMARA, LE CUI CAVE SUL MARE, FACILMENTE ACCESSIBILI, FURONO SFRUTTATE INTENSAMENTE DAI ROMANI NEL CORSO DELL'ETA' IMPERIALE.
UNA COPPIA QUINDI ASSOLUTAMENTE CONFORME ALL'ORIGINALE NELLA FORMA E NEI MATERIALI, CHE NON PRESENTA PERO' I SEGNI DEL TEMPO LASCIATI DA QUASI 2000 ANNI DI SEPPELLIMENTO NEL SOTTOSUOLO, UNA VETILIA PIU' NUOVA, CERTAMENTE PIU' SIMILE A COME DOVEVA APPARIRE A CITTADINI DI MUTINA NEL 1° SECOLO DOPO CRISTO."

BENE, QUANDO NOI CASTELFRANCHESI NEL RAGGIUNGERE LE VARIE LOCALITA' DELLE CORSE O CAMMINATE GIUNGIAMO A QUESTA ROTONDA CON IL SUO MONUMENTO DETTO "ARA DI VITILIA" NE SAPREMO ANCHE IL SUO SIGNIFICATO.
RENZO


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